Lettera di una mamma al proprio figlio per i suoi 18 anni
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Lettera di una mamma al proprio figlio

Uno dei passi più difficili che dei genitori dovranno compiere nella vita è quello di riconoscere che il proprio figlio sta diventando grande. Per una mamma e un papà loro figlio rimarrà un bambino anche quando loro figlio avrà 40 anni, e riconoscere che sta diventando indipendente e autosufficiente è sì molto soddisfacente, ma d’altro canto molto doloroso per uno giustificato “distacco”. Però non è giusto guardare una situazione del genere solo dal punto di vista dei genitori, è giusto anche analizzare il tutto dagli occhi del figlio ormai cresciuto. Per quest’ultimo, i genitori rimarranno per sempre i “supereroi” che erano quando lui era piccolo, li amerà sempre come non potrà mai amare nessun altro nella sua vita ma, ad un certo punto, che lui voglia o no, arriverà il momento di crescere. Questa lettera che qui di seguito è riportata, è stata scritta dai genitori al figlio neo diciottenne, che ha fatto il passo per entrare nella sfera degli adulti.

Sei nato che eravamo una coppia di giovani innamorati e ora sei qui coi tuoi 18 anni a ricordarci che siamo cresciuti assieme a te. Abbiamo vissuto con te le tue gioie, abbiamo esultato per le tue nuove piccole e grandi esperienze e ci siamo preoccupati per i tuoi improvvisi sbalzi di umore: abbiamo cercato insomma di esserti vicino sempre anche quando magari ci allontanavi perché quando si cresce – si sa – a mamma e papà non bisogna essere troppo legati.

 Siamo felici di come sei cresciuto e siamo contenti di tutti i traguardi che stai raggiungendo, e siamo ancor più curiosi di scoprire quali nuovi traguardi raggiungerai. Crediamo molto in te: sei un ragazzo speciale, educato e disponibile, divertente e gentile con tutti; sei una bella persona e le belle persone, quelle che contano davvero, arrivano sempre molto in alto nonostante le difficoltà della vita.
 
Sembra ieri quando iniziavi a muovere i tuoi primi passi, a dire le tue prime paroline, a fare le prime amicizie all’asilo e alle scuole elementari. E ci sembra ieri quando iniziavi la scuola media e poi le scuole superiori: è passato tantissimo tempo, ne hai fatta di strada e ora sei arrivato a 18 anni, l’età della patente, della conquista del mondo, l’età in cui i sogni si fanno più belli perché ci sembra che finalmente possiamo realizzarli pian piano.
Caro figlio, sei la nostra gioia più grande, sei stato e sarai sempre il regalo più bello che la vita avesse potuto donarci, sei stato la vera fede nuziale della nostra vita assieme, e per questo non smetteremo mai di dirti grazie: grazie per quello che sei stato, per quello che sei e per quello che sarai. Grazie per i tuoi abbracci e i tuoi sorrisi. Che la vita possa sorriderti sempre e che tu possa rialzarti più forte di prima le tante volte in cui cadrai.
I vostri figli cresceranno, i vostri figli vi daranno meno attenzioni, ma porteranno sempre dentro l’amore e gli insegnamenti che gli avete donato per tutti gli anni trascorsi insieme tra litigi, lamentele, coccole e feste.

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